Da un punto di vista psicologico il futuro viene studiato secondo la prospettiva dell’orientamento, ovvero lo studio di:
- processi cognitivi, affettivi e comportamentali che sottendono le scelte
- fattori sociali, psicologici, relazionali e situazionali facilitanti od ostacolanti la costruzione di progetti.
Questi aspetti individuali e ambientali si modificano con il tempo e possiamo trovarne traccia nelle storie che hanno costruito l’immaginario dei giovani di ieri e di oggi.
Proverò a farvi alcuni esempi per comprendere come erano i giovani di ieri e il futuro che si immaginavano e come questi fattori appaiono modificati nel presente.
I giovani e il loro futuro nelle storie del passato
Iniziamo…
“C’era una volta…” così iniziano tutte le storie del passato.
I giovani si distinguevano per genere in un binarismo tendenzialmente rigido:
- una Principessa, come ad esempio Biancaneve, che se rimaneva in casa a fare le faccende stava al sicuro e non correva pericoli; al contrario nel bosco si sarebbe trovata in guai molto seri, mettendo in pericolo la sua stessa vita e solo un uomo, innamorato al primo sguardo o al solo sentirne la voce, può venire in suo aiuto e salvarla.
- un Principe, ossia il vero eroe della storia, di cui, come nel caso di Biancaneve, possiamo anche non conoscere il nome, ma sappiamo solo che non ha paura di nulla, supera ogni ostacolo con facilità e con la sua forza.
Il futuro è fatto di sogni e desideri, pensiamo ai testi di alcune canzoni della Disney del passato: “Ogni desiderio può il pozzo soddisfare.. Vorrei un amore che sia tutto per me” – Biancaneve; “So chi sei di tutti i miei sogni il dolce oggetto sei tu, anche se nei sogni è tutta illusione e nulla più, il mio cuore sa che nella realtà..” - La bella addormentata nel bosco.
Nella realizzazione dei sogni compare poi un antagonista come ostacolo sulla strada dei protagonisti, ma poi, una volta sconfitto/a, il desiderio si realizzerà e “Vissero per sempre felici e contenti”.
Il futuro e i desideri che potevano avere e venivano offerti ai giovani erano per alcuni versi semplici e lineari e guidati da valori comuni all’interno della società e cultura cui appartenevano, dove "si è sempre fatto così":
I giovani e il loro futuro nelle storie di oggi
Nelle storie di oggi non esiste più una caratterizzazione troppo marcata in base al genere dei personaggi, possono essere ragazze (come in Oceania), o ragazzi (come in Strange World) che:
Per realizzare il loro sogno, l’antagonista non è una persona (una strega o un orco), ma un sistema che appartiene alle generazioni precedenti e l’aiuto non arriva dall’esterno (un principe). Loro stessi possono riuscire a superare l’ostacolo.
Le canzoni dei film di questa “nuova generazione” lo raccontano : “Guardami, non potrei sembrare una sposa mai, o una buona figlia, ma lo so, questo ruolo non mi va. Chi sono e chi sarò lo so io, e solo io.” – Mulan; “Ho conservato ogni bugia per il mondo la colpa è solo mia, così non va, non sentirò un altro no. D'ora in poi lascerò che il cuore mi guidi in po'. Scorderò quel che so e da oggi cambierò.” – Frozen. Le loro storie non finiscono con un “vissero felici e contenti”, ma il finale è aperto, con una riconciliazione tra vecchio e nuovo grazie all’accettazione del diverso e del cambiamento. Nuove avventure da vivere e nuovi sogni da realizzare aspettano i protagonisti.
I giovani e il futuro rappresentati in queste storie riguardano la scelta individuale tra il seguire i propri sogni, ciò che si è, ciò che si desidera per se stessi e “l’ignoto” (che si trova al centro della trama di Frozen 2) o restare nel “si è sempre fatto così” e le aspettative della società dei grandi, della famiglia. Il futuro non è oggi scritto, dato, stabile, con una meta già conosciuta. Il futuro non è a “lungo termine, a tempo indeterminato”. Ogni pezzetto si conquista e si costruisce nella consapevolezza di chi si è, del bagaglio che si porta e della meta che si intende raggiungere.
Il futuro è dei giovani?
La risposta è semplice e complessa allo stesso tempo.
Sì, le istanze dei giovani possono trovare più spazio ora che in passato, dove tutto ciò che si discostava dai valori di quel momento veniva rigettato. I giovani hanno più possibilità di costruire un futuro che possa basarsi su ciò che sentono essere per loro la strada migliore.
Ma tutto questo può avvenire in una società che lascia loro lo spazio per formarsi, per riflettere (il famoso specchio), per fallire e ritentare, fuori dall’attenzione alla performance e all’apparenza che ha caratterizzato fino a questo momento le aspettative sull’individuo.
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